Poesie sul Natale e videoteca

Segnalo due grandi novità per la nostra isola.
La prima è che riapre “Dillo alla luna”:  fino al 15 Dicembre è possibile inviare poesie sul Natale, ogni giorno dalle 16 alle 23:00. Le più belle saranno pubblicate su questo blog e sul nostro sito per un certo periodo di tempo.
Come sempre, si può partecipare solo attraveso l’apposita pagina della Rubrica “Dillo alla luna”, cioè questa: Dillo alla luna

Aspettiamo le vostre poesie Natalizie!

La seconda novità riguarda la nuova sezione “Videoteca della poesia”. La pagina contiene una raccolta di video da noi scelti: alcuni sono nostri, altri invece sono stati trovati in rete. Chiunque può proporre i propri per farli inserire nella videoteca, purchè abbiano come argomento la poesia.

Proprio all’interno della videoteca, è stato aggiunto il nostro ultimo video documentario sulla poesia. Per vederlo cliccate qui:  La poesia non è mai morta.

La poesia sta morendo?

La poesia, intesa come forma d’arte, da molto tempo è relegata a scrittura di serie B. Non è di aiuto il fatto che ci siano sempre più persone convinte di poter diventare poeti scopiazzando qua e là o scrivendo pensieri andando a capo ogni tanto.
Alla luce di tutto ciò, l’isola della poesia è lieta di presentare un nuovo video-documentario, questa volta sulla poesia.

Negli ultimi anni si sono verificati alcuni fenomeni molto negativi che stanno affossando l’arte poetica:

  • Le case editrici a pagamento prosperano e si moltiplicano a macchia d’olio. Questo contribuisce alla mercificazione totale delle opere che sono molto spesso pubblicate  a pagamento, senza una vera selezione (salvo eccezioni).
  • Si moltiplicano presunti poeti che non conoscono neppure le più elementari regole grammaticali. Queste persone vogliono improvvisarsi poeti senza averne le capacità e intasano il web con scritti di bassissima qualità. Ovviamente pubblicano pagando e poi si sentono per questo promossi a poeti.
  • In Italia si legge sempre meno ma tutti vogliono pubblicare. Per la poesia è ancora peggio. Si pretende di pubblicare senza leggere libri di poesia (che nessuno, o quasi, compra).
  • La poesia non ha mercato perchè è un genere che non vende (per i motivi già spiegati ma anche per numerosi altri che in questo post non approfondirò)
  • Con le dovute eccezioni, la maggior parte dei siti letterari dedicati alla poesia sono semplici contenitori di opere e basta. In pratica, ci si iscrive solo per farsi notare e per ricevere elogi. In moltissimi portali, non c’è informazione culturale e manca una sana critica letteraria. Troppo spesso i siti e forum ospitano migliaia di commenti tutti positivi a qualunque cosa venga scritta, a prescindere dalla qualità. E quando si muovono critiche alle opere, si ricevono insulti con successive polemiche e risse virtuali tra utenti.

Insomma, la situazione è desolante. Ma non tutto è perduto. L’isola della poesia è stata fondata anche e soprattutto per radunare e selezionare poeti di qualità e costruire insieme un luogo dove si possa crescere e mostrare la vera poesia.

Se volete  collaborare con noi e amate seriamente la poesia, aiutateci a diffondere il video.

Link del video su Youtube: Video documentario sulla poesia

Se avete idee e altri modi per aiutarci, scriveteci a questo indirizzo:

L’isola è aperta a collaborazioni con altri siti/blog e forum, purchè siano di qualità. Se decidete di condividere questo video sui social network o sui vostri spazi, inserite un commento a questo post, indicando la pagina in cui l’avete segnalato (oppure segnalatecelo via email), così potremo ringraziarvi pubblicamente.

Grazie in anticipo a tutti coloro che dimostreranno di amare la poesia!

Giornata nazionale contro l’editoria a pagamento

No EapDa un’iniziativa del Writer’s Dream, a cui aderiamo volentieri, nasce la prima giornata nazionale contro l’editoria a pagamento.

Per i pochi che non lo sapessero, ci sono tre modi per pubblicare un libro in Italia. Purtroppo, è credenza popolare che ne esista uno soltanto e cioè quello di rivolgersi a un editore a pagamento.

Cosa significa questo? Vuol dire che tu aspirante scrittore che hai lavorato magari per anni per scrivere il tuo romanzo, quando lo proponi a una casa editrice, questa ti risponde che te lo accetta ma che devi pagare una grossa cifra ( sia arriva anche a 8000 euro!). Se state pensando che sia giusto perchè l’editore offre un servizio che va pagato, vi dico subito che l’editore non offre un servizio quando pubblica il libro, perchè lo scrittore non è un cliente della casa editrice.

Lo scrittore è un collaboratore che attraverso la propria opera offre la materia prima (il libro) all’editore che guadagnerà su questo dopo aver effettuato le dovute correzioni e l’editing per renderre il prodotto editoriale appetibile. Quindi, va da sè che dovrebbe essere l’editore a pagare l’autore in base alle vendite, non il contrario.

Dicevo che esistono altre due possibilità. La prima è rivolgersi a un POD (print on demand). Si tratta di un servizio alla portata di tutti che permette di mettere in vendita il proprio libro autonomamente e di venderlo online. In questo modo, non si avrà la distribuzione nelle librerie e in alcuni casi neppure l’editing. Però, considerando che gli EAP (editori a pagamento) spesso non distribuiscono l’opera e non offrono una buona visibilità (con le dovute eccezioni: mai fare di tutta l’erba un fascio), il POD è infinitamente più economico e sfruttando internet e il passaparola si può comunque diffondere la propria opera.

La terza via, che è quella che consigliamo, è quella di rivolgersi a un editore NON A PAGAMENTO. Sì, avete letto bene. Al contrario di quanto viene spesso detto in giro, esistono anche professionisti seri che non chiedono un solo centesimo per pubblicare il vostro libro e che soprattutto vi pubblicano solo se meritate la pubblicazione, non  se pagate e basta!

Pubblicare un libro non è un diritto di tutti. Leggere è un diritto ma la pubblicazione dovrebbe essere riservata solo agli autori che sanno scrivere bene! Le case editrici dovrebbero fare una selezione di qualità, non in base all’esborso monetario degli autori. Un autore che non sa scrivere o che non ha idee farebbe meglio a dedicarsi ad altro, soprattutto se non legge mai libri.

E’ importantissimo fare chiarezza e informazione su questa cosa: ognuno è libero di pubblicare a pagamento se lo vuole, ma prima di decidere, ogni persona ha il diritto di sapere quali possibilità ha a disposizione. Pubblicare gratuitamente non dà meno possibilità, anzi! Pagare non aiuta e non rende le cose più facili…

Se volete aiutarci a diffondere queste notizie, scrivete un post su questo argomento nei vostri siti, blog, forum o social network: ci aiuterete a fare chiarezza e a mettere ogni scrittore nella condizione di poter scegliere liberamente.

Vi invito a visionare questi due  video creati da me: vi saranno (spero) utili ad approfondire l’argomento e a capie meglio quale strada fa più al vostro caso.

Video Uno:

Video Due:

E’  importante armarsi di pazienza e setacciare gli editori con calma, senza fretta. Cosa importa se ci vorranno anni per pubblicare un libro? L’importante è trovare l’editore giusto e se non si ha fretta e l’opera vale, prima o poi si può trovarne uno che lo pubblicherà senza chiedere soldi o acquisto di copie.

Una precisazione: nessuno vuole abbattere, condannare o mettere alla gogna gli editori a pagamento, per carità! Chiedere contributo è legale e hanno il diritto di farlo. L’unica cosa che  vogliamo fare è far capire che quella non è la sola maniera possibile per pubblicare un libro e che spesso non è la migliore. In questo modo, tra le altre cose, chi non può permettersi di pagare (tanto) non dovrà rinunciare al proprio sogno di diventare scrittore per mancanza di fondi! Quando tutti sapranno che ci sono anche editori non a pagamento e i POD, allora ci sarà libertà di scelta e possibilità di valutare tutte e tre le scelte in base alle proprie idee ed esigenze.

Infine, ricordate che se un editore non vi chiede soldi, allora sarà costretto a darsi da fare per pubblicizzare il vostro libro e promuoverlo: se non lo fa, andrà fallito. Un editore a pagamento invece, non ha questa necessità perchè ha già preso in anticipo tanti soldi da voi. Come fare quindi per sapere se dopo essere stato pagato manterrà la parola data? E’ impossibile. Potete solo pagare subito e sperare che poi si comporti onestamente.

Gli Eap non possono essere tutti disonesti, ma se temete brutte conseguenze, forse vi conviene valutare le altre due strade…Ovviamente la scelta sta solo a voi.  Ma per tornare al discorso di partenza, non c’è possibilità di scelta o di valutazione se si conosce solo una delle tre strade percorribili…

Grazie per l’attenzione. Se ci aiuterete a diffondere questo comunicato, segnalatecelo, così potremo ringraziarvi.

Una raccomandazione per concludere: non intasate questo post con stupidi commenti infarciti di insulti verso editori  o autori, perchè qui non stiamo facendo una guerra a qualche azienda o scrittore.  I commenti irrispettosi con tanto di nomi e sfoghi stupidi saranno censurati.

Giornata nazionale contro l'editoria a pagamento

No EapDa un’iniziativa del Writer’s Dream, a cui aderiamo volentieri, nasce la prima giornata nazionale contro l’editoria a pagamento.

Per i pochi che non lo sapessero, ci sono tre modi per pubblicare un libro in Italia. Purtroppo, è credenza popolare che ne esista uno soltanto e cioè quello di rivolgersi a un editore a pagamento.

Cosa significa questo? Vuol dire che tu aspirante scrittore che hai lavorato magari per anni per scrivere il tuo romanzo, quando lo proponi a una casa editrice, questa ti risponde che te lo accetta ma che devi pagare una grossa cifra ( sia arriva anche a 8000 euro!). Se state pensando che sia giusto perchè l’editore offre un servizio che va pagato, vi dico subito che l’editore non offre un servizio quando pubblica il libro, perchè lo scrittore non è un cliente della casa editrice.

Lo scrittore è un collaboratore che attraverso la propria opera offre la materia prima (il libro) all’editore che guadagnerà su questo dopo aver effettuato le dovute correzioni e l’editing per renderre il prodotto editoriale appetibile. Quindi, va da sè che dovrebbe essere l’editore a pagare l’autore in base alle vendite, non il contrario.

Dicevo che esistono altre due possibilità. La prima è rivolgersi a un POD (print on demand). Si tratta di un servizio alla portata di tutti che permette di mettere in vendita il proprio libro autonomamente e di venderlo online. In questo modo, non si avrà la distribuzione nelle librerie e in alcuni casi neppure l’editing. Però, considerando che gli EAP (editori a pagamento) spesso non distribuiscono l’opera e non offrono una buona visibilità (con le dovute eccezioni: mai fare di tutta l’erba un fascio), il POD è infinitamente più economico e sfruttando internet e il passaparola si può comunque diffondere la propria opera.

La terza via, che è quella che consigliamo, è quella di rivolgersi a un editore NON A PAGAMENTO. Sì, avete letto bene. Al contrario di quanto viene spesso detto in giro, esistono anche professionisti seri che non chiedono un solo centesimo per pubblicare il vostro libro e che soprattutto vi pubblicano solo se meritate la pubblicazione, non  se pagate e basta!

Pubblicare un libro non è un diritto di tutti. Leggere è un diritto ma la pubblicazione dovrebbe essere riservata solo agli autori che sanno scrivere bene! Le case editrici dovrebbero fare una selezione di qualità, non in base all’esborso monetario degli autori. Un autore che non sa scrivere o che non ha idee farebbe meglio a dedicarsi ad altro, soprattutto se non legge mai libri.

E’ importantissimo fare chiarezza e informazione su questa cosa: ognuno è libero di pubblicare a pagamento se lo vuole, ma prima di decidere, ogni persona ha il diritto di sapere quali possibilità ha a disposizione. Pubblicare gratuitamente non dà meno possibilità, anzi! Pagare non aiuta e non rende le cose più facili…

Se volete aiutarci a diffondere queste notizie, scrivete un post su questo argomento nei vostri siti, blog, forum o social network: ci aiuterete a fare chiarezza e a mettere ogni scrittore nella condizione di poter scegliere liberamente.

Vi invito a visionare questi due  video creati da me: vi saranno (spero) utili ad approfondire l’argomento e a capie meglio quale strada fa più al vostro caso.

Video Uno:

Video Due:

E’  importante armarsi di pazienza e setacciare gli editori con calma, senza fretta. Cosa importa se ci vorranno anni per pubblicare un libro? L’importante è trovare l’editore giusto e se non si ha fretta e l’opera vale, prima o poi si può trovarne uno che lo pubblicherà senza chiedere soldi o acquisto di copie.

Una precisazione: nessuno vuole abbattere, condannare o mettere alla gogna gli editori a pagamento, per carità! Chiedere contributo è legale e hanno il diritto di farlo. L’unica cosa che  vogliamo fare è far capire che quella non è la sola maniera possibile per pubblicare un libro e che spesso non è la migliore. In questo modo, tra le altre cose, chi non può permettersi di pagare (tanto) non dovrà rinunciare al proprio sogno di diventare scrittore per mancanza di fondi! Quando tutti sapranno che ci sono anche editori non a pagamento e i POD, allora ci sarà libertà di scelta e possibilità di valutare tutte e tre le scelte in base alle proprie idee ed esigenze.

Infine, ricordate che se un editore non vi chiede soldi, allora sarà costretto a darsi da fare per pubblicizzare il vostro libro e promuoverlo: se non lo fa, andrà fallito. Un editore a pagamento invece, non ha questa necessità perchè ha già preso in anticipo tanti soldi da voi. Come fare quindi per sapere se dopo essere stato pagato manterrà la parola data? E’ impossibile. Potete solo pagare subito e sperare che poi si comporti onestamente.

Gli Eap non possono essere tutti disonesti, ma se temete brutte conseguenze, forse vi conviene valutare le altre due strade…Ovviamente la scelta sta solo a voi.  Ma per tornare al discorso di partenza, non c’è possibilità di scelta o di valutazione se si conosce solo una delle tre strade percorribili…

Grazie per l’attenzione. Se ci aiuterete a diffondere questo comunicato, segnalatecelo, così potremo ringraziarvi.

Una raccomandazione per concludere: non intasate questo post con stupidi commenti infarciti di insulti verso editori  o autori, perchè qui non stiamo facendo una guerra a qualche azienda o scrittore.  I commenti irrispettosi con tanto di nomi e sfoghi stupidi saranno censurati.

Nuovo video informativo per scrittori

L’isola della poesia è lieta di presentare un nuovi video documentario sull’editoria italiana. Questa volta il video è realizzato in forma di storia, per far luce su un fenomeno molto diffuso tra gli aspiranti scrittori. Vi chiedo cortesemente di aiutarmi a diffonderlo e a farlo conoscere attraverso ogni forum, blog, sito o social network a cui siete iscritti o che gestite personalmente. Cliccando qui, potete aprire la pagina youtube su cui risiede il video e potrete prendere il codice html per incorporarlo su qualunque pagina, se vorrete.

Grazie a chi ci sosterrà nella nostra campagna di informazione!

Avviso importante: come sempre, invito chiunque deciderà di commentare questo post o il video su youtube a utilizzare  un linguaggio educato e civile. Chiunque farà nomi di editori o di scrittori scrivendo insulti o diffamazioni sarà immediatamente censurato, ve lo dico prima! Si può parlare anche senza cadere nella rissa virtuale.

Link su youtube: Video editoria